MINISTRE STRAORDINARIE
E CATECHISTE
RICEVONO IL MANDATO
23.10.11
Eccomi a rivivere pensieri e sensazioni di domenica 23.11.11 in cui, durante la celebrazione eucaristica presieduta da don Gianni Massaro, Vicario generale della diocesi e alla presenza della comunità, è stato conferito il mandato del Ministero straordinario della Comunione a Maria Merafina e a Sabina Lorusso. Nella stessa occasione sono state presentate le 22 catechiste della parrocchia e anche loro hanno ricevuto il mandato ad esercitare questo importante ministero.
Veramente credo che mi sia più facile parlare dei pensieri che delle sensazioni, giacché queste ultime sono più personali e intime. Già nei giorni precedenti ho avvertito un’atmosfera, un dialogo e un rapporto molto intimo col Signore che chiama a prestare un servizio nella comunità.
Un momento bello e toccante è stato l’incontro di preparazione alla celebrazione avuto col parroco, fra Francesco e gli altri ministri straordinari per meditare e pregare e approfondire il grande dono che il Signore vuole farci mettendo nelle nostre mani l’Eucaristia.
La giornata è stata intensa e piena di emozioni che mi hanno pervaso sin dalle prime ore del mattino. Domande e interrogativi sono sorti nel mio cuore: quale è il progetto di Dio per la mia vita? Come vuole manifestarmi il suo amore? Sono in grado di esercitare un tale ministro?
Alla chiamata di Dio bisogna rispondere subito e senza riserve: <<Eccomi!>>. La gioia ti pervade e la voglia di essere fedele ti riempie il cuore.
Servire l’Eucaristia ai fratelli e sorelle malati e anziani ti impegna ad una forte testimonianza cristiana, ti riempire le mani di atti di misericordia, ti spinge il cuore ad essere consolazione e al conforto di chi soffre.
Portare in giro l’Eucaristia tra la gente, per le strade e le case del nostro quartiere, donarla ad ogni fratello e sorella che ne ha bisogno, rinnova e rende pieno di significato umano e cristiano la sofferenza e la vita di ogni persona.
Dover portare il Viatico ai moribondi mi fa percepire che potrà succedermi di accompagnare l’uomo alle soglie dell’eternità verso l’incontro col Padre. Tutto ciò mi emoziona profondamente e mi impegna ad una vita cristiana più intensa.
Davanti a questo ministero che mi è stato conferito mi sento piccola, fragile, senza parole. Voglio affidarmi alla bontà e alla misericordia del Signore che ha voluto dormi un ministero così delicato e sensibile.
La preghiera e l’invocazione di aiuto mi salgono spontanee dal cuore e mi portano a dire: <Signore tu conosci il mio limite, sai quanto io sia piccina, quanto nulla io sono!
Ma tu sai chi io ti amo e voglio compire la tua volontà. Vieni in mio aiuto. Donami il tuo Santo Spirito e i suoi santi doni. Con te sarà possibile essere ministro straordinario del tuo amore, della tua misericordia e del tuo perdono!>
Maria Merafina
La celebrazione del Mandato delle catechiste è stata un’occasione preziosa per rinnovare in ciascuna l’impegno ad approfondire la fede cristiana e per invocare l’aiuto del Signore su coloro che sono chiamati al delicato e fondamentale annuncio della Parola e anche per ringraziare il Signore di una sempre più crescente adesione alla vita parrocchiale da parte di giovani donne che decidono di dedicare una parte del loro tempo alla catechesi dei più piccoli.
Quest’anno in parrocchia si è raggiunto il numero di 22 catechiste. Ma loro non sono da sole a vivere questo ministero. Anche i loro mariti sono coinvolti in questo impegno cristiano partecipando ai momenti di formazione delle catechiste.
E’ stata una celebrazione pregna di grandi emozioni per la nostra comunità. Una celebrazione che, presieduta da don Gianni Massaro, ha avuto quale filo conduttore: la riflessione su quell’amore incondizionato, magnificamente cristiano, che ognuno di noi dovrebbe essere capace di donare all’altro e che è in maniera impareggiabile enucleato dal versetto del passo evangelico di Domenica scorsa: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Mt 22, 39).
Ed è questo tipo di amore, dono di Dio in ognuno di noi, che spinge ogni catechista ad assumersi il compito, certo non semplice, di essere iniziatori alla vita cristiana di ogni fanciullo; e ancora, è questo tipo di amore verso l’altro che ha guidato anche la decisione dei nuovi ministri dell’Eucarestia, che Domenica sono stati ufficialmente presentati alla comunità e che hanno scelto di essere strumento di Gesù Eucarestia.
Ma, come opportunamente, è stato sottolineato da don Gianni, amare l’altro significa amare Dio, e perciò un’incapacità di amare l’altro, un rifiuto di chi ci circonda, un auto-ripiegarsi in una dimensione solitaria della nostra esistenza deve, necessariamente, ricondurci ad una riflessione sul nostro rapporto con Dio, perché è amando Dio, che si riesce ad amare l’altro, d’altronde tutto questo è racchiuso nel comandamento più grande di tutti: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Mt 22, 37).
Prima della Professione di Fede, la catechiste hanno preso posto davanti all’altare; questo ha offerto a don Gianni l’occasione di rivolgere brevi parole sulla missione del catechista che con la catechesi deve accompagnare ed aiutare i fanciulli nella maturazione cristiana.
Questo momento liturgico si è concluso con l’imposizione della mani e l’invocazione dello Spirito Santo su ciascun catechista, con lo scopo di rinnovare quella forza già ricevuta nel Battesimo e nella Cresima, una forza necessaria affinché ognuno di noi possa essere esempio concreto di vita cristiana nel mondo.
Gemma e Rosanna
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